Psicologia positiva (e self-help), per chi vuole imparare a gestire pensieri negativi, ansia e stress
Si chiama “self-help” – aiuto aiuto, in italiano – ed è un modo per affrontare alcuni aspetti della propria vita con maggiore consapevolezza. A volte si parte dalla massima “Conosci te stesso?”, come una sorta di esortazione ad approfondire ed esplorare gli angoli più reconditi della nostra mente. Quando soffriamo di pensieri negativi e intrusivi, quando percepiamo l’ansia e lo stress in una netta posizione di vantaggio, siamo in balia di quello che sentiamo, di ciò che proviamo. E non è mai positivo.
Ecco perché con la psicologia self help e con alcuni libri, è possibile fare un passo in avanti verso quel “Conosci te stesso?” tanto paventato dagli Antichi Greci. Con lo psicologo psicoterapeuta Simone Borreca e il suo Come Domare i Tuoi Pensieri, in vendita su Amazon, è possibile scoprire una guida pratica, il cui scopo è di offrire degli strumenti concreti al sostegno delle persone nella gestione dei pensieri negativi, dell’ansia e dello stress. Mediante alcune tecniche, si può riprogrammare la mente, sviluppando una psicologia positiva e contrastando gli effetti negativi dei pensieri ossessivi.
Gestione dello stress, gli strumenti utili in un libro
Viviamo in una società stressata. Il 10 ottobre 2024 si è tenuta la Giornata Mondiale della Salute Mentale: al primo posto, tra i problemi più diffusi, c’è proprio lo stress, che colpisce in media il 60% degli italiani. A essere maggiormente soggetti sono i giovani, in un clima di incertezze che non li aiuta e che li costringe continuamente a misurarsi con risultati irrealistici.
C’è un modo per trasformare i pensieri negativi? Ci sono delle tecniche pratiche che possono servire per imparare a gestire ansia e stress? O ancora per migliorare la propria autostima e avere più fiducia in se stessi? Tra strategie, esercizi pratici e contenuti extra, Come Domare i Tuoi Pensieri di Simone Borreca, psicologo psicoterapeuta cognitivo comportamentale, è un punto di riferimento per chi vuole lavorare sul self-help.
Come smettere di pensare troppo?
Si chiama “overthinking”, ed è un ulteriore esempio pratico di quanto i nostri tempi ci mettano continuamente alla prova. Pensare troppo a qualcosa – e per troppo a lungo – significa rimanere incastrati in un punto “fermo” della nostra vita, in cui il carico cognitivo ed emotivo diventa quasi insostenibile. Ed è qui che, puntuali, ansia e stress spesso colpiscono. Perché pensiamo troppo? Dipende da alcuni fattori, tra cui l’ambiente circostante e la mente.
Con il tempo, l’overthinking assume diverse forme, tra cui la possibilità di non prendere mai una decisione ma di ponderare la scelta praticamente per un tempo infinito, l’ossessione nella ricerca di prevedere le reazioni altrui, o persino l’angosciante azione di tentare di “predire il futuro”, soffermandosi su ogni evento, su ogni dettaglio, anche minimo.
Il pensiero eccessivo causa uno stress non di poco conto alla mente prima e dopo al corpo, quando, con il tempo, possono verificarsi alcuni disturbi d’ansia e stress, quali nervosismo, apprensione, apnea, facilità al pianto, palpitazioni, debolezza, insonnia e crampi allo stomaco. Smettere di pensare troppo è possibile, così come lo è stimolare il pensiero positivo e imparare a gestire lo stress e l’ansia. Tutto parte da una profonda conoscenza di se stessi e dalla ferma volontà di prendere in mano la propria vita, anche con la letteratura self-help, come con il libro Come Domare I Tuoi Pensieri: Sconfiggere l’Ansia e Trionfare sullo Stress.
Il potere dei pensieri positivi
Christopher Peterson ha dato la definizione di psicologia positiva: “Lo studio scientifico di ciò che rende la vita degna di essere vissuta. È il campanello d’allarme della psicologia scientifica e pratica, che pone l’attenzione sia sui punti di forza che su quelli di debolezza. Il suo focus è creare ‘cose’ positive nella vita, così come sistemare al meglio quanto, invece, va male. Si relaziona alla creazione di vite piene in persone normali e alla cura della loro patologia“.
Rispetto alle aree più tradizionali della psicologia, possiamo definire quella positiva come una sorta di completamento, poiché aiuta a sviluppare un approccio bilanciato, promuovendo l’autostima e un’immagine positiva di sé. Con il tempo, si impara la potenza del pensiero positivo e – soprattutto – dell’ottimismo, che è al centro di questa prospettiva teorica e applicativa della psicologia.
Commento all'articolo